Le Sentinelle in Piedi: semplice movimento o contraddizione omofoba?
Ma che Italia è mai questa? L'Italia che ci fa paura.
Un'Italia dove non si protesta per ottenere diritti, ma per toglierli. Da un bel po' di tempo, ormai, sentiamo parlare (e purtroppo ci abbiamo avuto anche a che fare) delle "Sentinelle in piedi" Chi sono? Un gruppo di bravi cittadini che hanno ben pensato di seguire le orme delle associazioni francesi, (vedi: La manif pour tous) in prima linea nel combattere l'espandersi dei nuovi modelli familiari omogenitoriali; famiglie che danneggerebbero quella "tradizionale".
Perché le sentinelle italiane, più dei colleghi francesi, ci fanno paura? Semplicemente perché si sono dichiarate apolitiche e aconfessionali (cosa che, purtroppo, desta parecchi dubbi) Di fatti sarà per questo che una grande maggioranza di cattolici ha partecipato alla nascita del gruppo in questione, al fine di poter rivendicare il proprio diritto di opinione "minacciato" dal decreto di legge Scalfarotto (la protesta è atta a non far passare il sopracitato ddl), il quale prevede sanzioni a chiunque compia atti omofobi verbali e fisici. Il loro modus operandi sta nel leggere un libro in piedi, e in silenzio. Protestano contro la tutela degli altrui diritti leggendo Orwell, Levi, Tolkien e tanti autori a noi sconosciuti, purché possano-in qualche modo- avere un collegamento con la causa in difesa dei valori standard della società.
Nel voler portare avanti la battaglia contro questo decreto, hanno cercato l'appoggio delle varie comunità musulmane del nord Italia.
Cattolici e musulmani, due mondi a parte, solitamente caratterizzati da un'intolleranza reciproca che non hanno mai saputo celare. Cattolici e musulmani che, nonostante il loro odio reciproco, si uniscono per trovare un "odio in comune" e osteggiare la tutela dei diritti e delle vite altrui, facendo del loro rapporto religioso e civico un rapporto di convenienza, falso, ipocrita e pericoloso.
Che Italia è mai questa? L'Italia del "ti odio, ma se troviamo un odio e un nemico comune da combattere, allora posso anche amarti"; L'Italia della convenienza e dell'opportunismo. La stessa protagonista di tante guerre, perse. Speriamo di perdere anche questa. di Martina Casula